CHIAMAMI ANCORA AMORE
di Marinella Fois

Chiamami ancora amore
come quando ti perdi nella valle dei sospiri
che riecheggiano nei sentieri pellegrini del mio viverti
ed io che bramo di te la terra fertile
sorgerò dal mio letto di desideri.
E sarò fuoco e ansia
traccerò solchi con l’aratro del cuore e in essi mi immergerò
per ricoprirmi della tua stessa sabbia
dove morire di te sarebbe l’immenso.
Contadino del tuo giardino
coglierò i frutti proibiti, li assaporerò,
e come la prima volta succhierò il nettare sino a sbavarmi di te
che sei il frutto gradito al palato, che di sapori tuoi vive
e come fotogrammi li immortala con gli scatti dell’anima
dove si fermano gli attimi dei nostri amplessi.
Chiamami ancora amore
vita che mi sei sole
rivestimi di appassionati abbracci
e con le mani, farfalle avvezze al tocco
palpami nei deserti di te
e quale fiume impetuoso versa l’ondeggio del tuo mare sulla mia pelle ardente.
Amami, saziati, liberami il fiato soffocato dall’arsura,
all’ unisono declameremo ansimanti
l’eros che ci ha travolti
e quando stremati di tanto viverci
ci ritroveremo abbracciati in una sola sorte.
Ah mio sole, brillerai nella luce dei miei occhi
sarai viale che orienta il mio pellegrinare.
Chiamami solo amore.



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