VITA
di Marinella Fois

Eppure t’amo vita
nonostante mi sia avversa
perché non avvolgi di nuovi colori
il mio fragile arbusto?
E’ primavera ormai
è tempo di germogli di schiuse
forse non sono degna
d’essere irradiata di nuova luce?
E’ tempo di rilascio, concedimi nuovi fuscelli,
ho bisogno di aria pura che mi aliti dentro nuova linfa
non ti pare d’aver giocato troppo con i sentimenti?
Mi hai derubato emozioni
che facevano vibrare i sensi come corde di violino.
Dove stavi quando al buio invocavo il nome tuo perduto?
L’ho inciso in cielo terra e mare
perché tu da qualunque angolo potessi vederlo
ho atteso tanto.
Ora che oltre la vetrata
vedo alberi di betulla oscillare alla brezza del vento
e riccioli di sole trapassano la pelle
una cascata di lacrime scivola sul viso
e sulle mani tremule trovano rifugio
mentre sento pulsare in petto una melodia nuova
dettata dal tempo senza tempo
m’accorgo di averti rannicchiata tra le dita.



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