E allora danza
Poesia di Piermago



A passi lenti davanti al tramonto,
incitata dal suono di poche corde.
Col vento tra i capelli t'inventi passi 
d'una danza senza ricordi.
Ed in questo ballo voli e vola insieme 
il tuo corpo, come cercando fonte per 
una sete che non ha scampo, 
come cercando bocca da troppo 
dimentica di baci. 
Un nuovo salto e poi un altro, 
riuscendo a camminare, senza fermarti, 
sul fuoco di un errore che non brucia, 
ma che poi paghi a poco a poco.
E balli per la vita che è in te, 
balli per chi ti desidera ancora 
e per chi ora comincia a desiderarti.
Il tempo cambia tutto, un po' traveste,
un po' consuma, un po' confonde 
le orme per poi sovente perdere il cammino 
d'un domani imperscrutabile.
Conosci il mio limite, tu che limiti non avrai
e continuerai a danzare anche 
davanti a chi ti chiamerà e a chi non capirà 
che non stai più danzando per lui.
Diafana, leggera, trasparente, 
come per non farti sentire, 
come per non farti capire, 
ma adesso so chi sei, 
so dove ti troverò danzando.
La vita può mascherarsi 
e si può anche morire non sapendo 
nulla di se stessi, esistendo senza esistere.
Si vestiranno di pianto i tuoi passi, 
se smarrirai l'amore, 
se ti troverai a disegnare un cuore scolorito 
sulle pareti stanche della tua anima.
Ma finché io ci sarò, 
sarà solo gioia la tua danza, 
gioia per te, gioia per me, gioia per noi. 
E allora...danza!


 
Danza - grafica di Angela
 
 

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