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DELITTO D'ONORE
di Imtiaz Dharker

(A Lahore, l’ultimo anno del ventesimo secolo,
una donna è stata uccisa dalla sua famiglia
nell’ufficio del suo avvocato.
Il suo crimine era l’aver chiesto il divorzio.
L’intero Senato del Pakistan
si è rifiutato di condannare l’atto.
L’hanno definito un delitto d’onore.)



Finalmente mi levo questo cappotto,
questo cappotto nero di un paese
che per anni ho giurato fosse mio,
che ho indossato più per abitudine
che di mia iniziativa.
Nata avendolo addosso,
pensavo di non aver alternativa.

Mi levo questo velo,
questo velo nero di una fede
che mi ha reso infedele
a me stessa,
che ha fasciato la mia bocca,
dato al mio dio la faccia del diavolo,
e soffocato la mia voce.

Mi levo queste sete
queste cose merlettate
che alimentano sogni da dittatore,
il mangalsutra e gli anelli
tintinnanti nel barattolo delle necessità
che mi hanno ridotto in povertà.

Mi levo questa pelle
e poi la faccia, la carne,
l’utero.

Vediamo un po’
cosa sono qui dentro
quando scivolo oltre
la comoda gabbia di ossa.

Vediamo un po’
cosa sono qui fuori,
mentre creo, lavoro,
progetto
la mia nuova geografia.

Grazie per la poesia a Carla Natali



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grafica di angela campanella

tutorial di Kordas - traduzione di Pinuccia